Ecco la prima impressione, la prima richiesta del mio nursery-boy, ieri mattina, all'ingresso del suo primo giorno di scuola.
Il primario bisogno di essere protetto dal mondo intero, ma soprattutto da quei bimbi sconosciuti, e quelle adulte tutte sorridenti.
Si è piantato fuori, si è trasformato in piombo, e ha pianto lacrime amare. Quanto enorme gli sará sembrato quel portone. Così tanto grande da non poterlo semplicemente attraversare.
Ecco che peró, in braccio alla mamma, stretto stretto cuore a cuore, quel portone lo si attraversa, anche con curiositá.
E si lascia subito la cartellina dove si vede che tutti l'hanno lasciata. E si cerca mano nella mano il proprio appendino. E poi si tiene ben fermo il ginocchio di mamma. E se qualcuno osa avvicinarsi l'altezza ancora permette di nascondersi sotto il sedere della mamma (e lì, chi ti vede?).
Ma poi si alzano gli occhi al cielo e wow! Che
Elmer enorme! E guarda lì c'è il family-photo-album! Su un lato della classe ci sono le foto di ogni bimbo, con la propria mamma (i segreti della
home visit), coi nomi di ognuno e le lingue parlate (e giá mi pare di fare il giro del mondo..) eccoci lì, ci siamo anche noi, proprio lì!
E poi i
puzzles di legno, la cucina, l'uncino dei pirati, il palco della
music zone. Ecco, torna il sorriso, si lascia la mamma e per qualche minuto si comincia a crescere lontano da lei. Magari indossando un paio di occhiali senza lenti....
E oggi?
Oggi l'ho preso in braccio, l'ho salutato (con la promessa di uno shopping veloce), e lui ha dato la mano a Nj, l'assistente di L (con la promessa di un outfit da pirata).
E mi ha detto
bye bye..